10 motori più insoliti della storia

Il paradosso è che più tecnologia si sviluppa, più le nostre auto diventano monotone. A causa dell'inasprimento degli spietati standard di emissione, i motori esotici come il V12 e il V10 stanno scomparendo e presto saranno seguiti dal V8. È probabile che nel prossimo futuro gli unici motori sopravvissuti saranno 3 o 4 cilindri.

In questa recensione, consideriamo le configurazioni poco conosciute che l'industria automobilistica ci ha offerto. L'elenco include solo quei motori installati su auto seriali.

1 Bugatti Veyron W-16, 2005-2015

Lo sviluppo del defunto Ferdinand Piech per creare l'auto più veloce del pianeta prevedeva inizialmente l'uso di un V8, ma divenne presto chiaro che il compito non era fattibile. Ecco perché gli ingegneri hanno creato questa leggendaria unità W8 da 16 litri, probabilmente la più avanzata di sempre.

Ha 64 valvole, 4 turbocompressori, 10 diversi radiatori ed è praticamente una combinazione di quattro VR4 ruggenti di Volkswagen. Non è mai stato installato su un'auto di produzione come questa a causa della sua incredibile potenza - e probabilmente non accadrà mai più.

2 Cavaliere motore senza valvole, 1903-1933

Il designer americano Charles Yale Knight può essere tranquillamente messo alla pari con grandi sviluppatori come Ferdinand Porsche ed Ettore Bugatti. All'alba del secolo scorso, decise che le valvole già installate sotto forma di piastre (i meccanici più vecchi le chiamano piastre) erano troppo complesse e inefficienti. Ecco perché sta sviluppando un motore fondamentalmente nuovo, che si chiama "senza valore".

In realtà, questo non è un nome corretto, perché in realtà ci sono valvole nel motore. Hanno la forma di un manicotto che scorre attorno al pistone, che apre in sequenza l'ingresso e l'uscita nella parete del cilindro.

I motori di questo tipo danno un'efficienza abbastanza buona in termini di volume, funzionano silenziosamente e sono meno soggetti a danni. Non ci sono molti svantaggi, ma il più significativo è il consumo di olio piuttosto elevato. Knight brevettò la sua idea nel 1908, e in seguito i suoi derivati ​​apparvero nelle auto Mercedes, Panhard, Peugeot. Questo concetto è stato abbandonato solo dopo lo sviluppo delle valvole a fungo negli anni '1920 e '1930.

3 Wankel Engine (1958–2014)

L'idea nata nella testa di Felix Wankel è estremamente inusuale - o almeno così è sembrata all'inizio dei capitoli della NSU tedesca, a cui è stata proposta. Era un motore in cui il pistone è un rotore triangolare che ruota in una scatola ovale. Quando ruota, i suoi tre angoli, chiamati vertici, creano tre camere di combustione che eseguono quattro fasi: aspirazione, compressione, accensione e scarico.

Ogni lato del rotore è costantemente in funzione. Sembra spettacolare - e lo è davvero. La potenza massima di tali motori è molto superiore a quella degli analoghi convenzionali con lo stesso volume. Ma l'usura è grave e il consumo di carburante e le emissioni sono ancora più gravi. Tuttavia, Mazda lo ha prodotto alcuni anni fa e non ha ancora completamente abbandonato l'idea di ricrearlo.

4 Composto di Eisenhuth, 1904–1907

John Eisenhut, un inventore di New York, era una persona piuttosto stravagante. Insistette sul fatto che lui, e non Otto, era il padre di un motore a combustione interna. L'inventore fondò un'azienda con il famoso nome Eisenhuth Horseless Vehicle Company, e per molti anni fece costantemente causa a tutti i partner commerciali.

Da un punto di vista ingegneristico, la sua eredità più interessante è il motore a tre cilindri per il modello Compound.

In questo blocco di flusso, i due cilindri terminali alimentano il cilindro centrale, "morto", con i loro gas di scarico, ed è il cilindro centrale che aziona l'auto. Entrambi i lati erano piuttosto grandi, con un diametro di 19 cm, ma il centro era ancora più grande - 30 cm Eisenhut ha affermato che il risparmio rispetto al motore standard è del 47%. Ma nel 1907 fallì e l'idea morì con l'azienda.

5 Boxer bicilindrico Panhard, 1947-1967

La società Panhard, fondata nel 1887, è una delle prime case automobilistiche al mondo, nonché una delle più interessanti. Questa è la società che ci ha dato il volante, quindi le spinte del jet nelle sospensioni e dopo la seconda guerra mondiale ha aggiunto uno dei motori più curiosi mai realizzati.

Si trattava infatti di un motore piatto bicilindrico con due cilindri orizzontali posti sui lati opposti dell'albero motore. Ad oggi, lo sviluppo è noto come motore boxer. Gli ingegneri francesi hanno aggiunto soluzioni molto originali a questa unità raffreddata ad aria: in alcuni modelli, ad esempio, anche i tubi di scarico erano elementi di fissaggio.

In vari modelli utilizzavano motori con una cilindrata compresa tra 610 e 850 metri cubi. cm e potenza da 42 a 60 cavalli, il che è abbastanza buono per quel tempo (questo motore in realtà ha vinto la sua classe in 24 ore di Le Mans e ha mantenuto il secondo posto nel raduno di Monte Carlo). I proprietari li hanno considerati squisiti ed economici.

C'erano solo due problemi: in primo luogo, questi motori a due cilindri costavano più dei motori a quattro cilindri e richiedevano una manutenzione più complessa. In secondo luogo, Panhard li ha progettati per coupé in alluminio leggero e le circostanze economiche hanno reso l'alluminio troppo costoso. La società ha concluso la sua esistenza ed è stata rilevata da Citroen. Il pugile a due cilindri ha fatto la storia.

6 Commer / Rootes TS3, 1954-1968

Questo tre cilindri da 3,3 litri piuttosto strano è passato alla storia con il soprannome di Commer Knocker (o "spione"). Il suo dispositivo, per usare un eufemismo, è insolito: con pistoni opposti, due in ciascun cilindro e nessuna testata. La storia ricorda altre unità simili, ma hanno due alberi motore, e qui ce n'è solo uno.

Vale la pena aggiungere che è push-pull e funziona con gasolio.

Il produttore Rootes Group spera che questa divisione fornisca un vantaggio significativo nella gamma di autocarri e autobus di Commer. La coppia è davvero eccezionale, ma il prezzo e la complessità tecnologica lo stanno spingendo fuori dal mercato.

7 Twin-Crank Twin Lanchester, 1900–1904

Puoi ricordare questo marchio da un episodio di Top Gear in cui Hammond acquistò all'asta un'auto presumibilmente assemblata da suo nonno e andò con lui a un raduno retrò.

In effetti, Lanchester è stato uno dei primi produttori in Inghilterra, fondato nel 1899. Il suo motore di debutto, lanciato all'alba del ventesimo secolo, è estremamente insolito: un boxer a due cilindri con un volume di 4 litri, ma con due alberi a gomito.

Si trovano uno sotto l'altro e ogni pistone ha tre bielle: due esterne leggere e una pesante al centro. Quelli leggeri vanno su un albero motore, quelli pesanti sull'altro, mentre ruotano in direzioni opposte.

Il risultato è di 10,5 cavalli a 1250 giri/min. e sorprendente mancanza di vibrazioni. Nonostante 120 anni di storia, questa unità è ancora un simbolo di eleganza ingegneristica.

8Cizeta V16T, 1991–1995

Un'altra macchina che, come Veyron, è unica nel suo motore. Il nome del modello è "V16", ma questa unità da 6 litri con una capacità di 560 cavalli non è in realtà un vero V16, ma solo due V8 collegati in un'unità e con un collettore di aspirazione comune. Ma questo non lo rende meno pazzo. Poiché è montato trasversalmente, l'albero centrale trasmette la coppia alla trasmissione posteriore.

Oggi, queste auto sono estremamente rare, perché ne sono state prodotte pochissime copie. Uno di loro è apparso a Los Angeles. Al suo proprietario piaceva fare rumore nel vicinato, avviando il motore, ma ad un certo punto le autorità doganali hanno confiscato l'auto.

9 Gobron-Brille, 1898–1922

Il Commer "snitch", menzionato in precedenza, è in realtà ispirato a questi motori francesi con pistoni contrapposti assemblati in una configurazione di due, quattro e persino sei cilindri.

Nella versione con due cilindri, il blocco funziona come segue: due pistoni guidano l'albero motore nel modo tradizionale. Tuttavia, di fronte a loro c'è un'altra coppia di pistoni collegati tra loro e questa connessione, a sua volta, muove due lunghe bielle attaccate all'albero a camme. Pertanto, il motore Gobron-Brille a sei cilindri ha 12 pistoni e un albero motore.

10 Adams-Farvell, 1904–1913

Anche nel mondo delle folli idee ingegneristiche, questo motore si distingue. L'unità Adams-Farwell di una piccola città agricola nello Iowa, negli Stati Uniti, funziona secondo il principio di un motore rotativo. Cilindri e pistoni al suo interno si trovano attorno a un albero a gomiti fisso.

Tra i vantaggi di questa tecnologia vi sono il funzionamento regolare e l'assenza di movimenti alternativi. I cilindri disposti radialmente sono raffreddati ad aria e agiscono come volani con il motore acceso.

Plus design: il suo peso. L'unità a tre cilindri da 4,3 litri pesa meno di 100 kg, il che è sorprendentemente piccolo per quel tempo. Principalmente questi motori erano utilizzati nel settore dell'aviazione, sebbene alcune motociclette e automobili fossero anche dotate di tali motori a combustione interna. Tra gli svantaggi c'è la difficoltà di lubrificazione dovuta alla forza centrifuga nel basamento, che rende difficile il drenaggio dell'olio dalle unità del motore.